Il progetto di un romanzo comprende almeno 6 files: Mail, Scopo, Fabula, Note, Trama, Testo.
Il file MAIL è il cruscotto con cui guidare tutto il progetto. All’inizio c’è uno spazio per gli appunti spiccioli su cosa fare, dove si è arrivati e come bisogna riprendere, cosa occorre ricordare, ecc.. Segue l’elenco cronologico dei contatti e delle email inviate e ricevute.
Si inizia quindi con lo SCOPO che si vuole dare al libro.
Prendere in esame il pubblico a cui è diretto e le sensazioni che si vogliono suscitare in esso. Lo Scopo servirà per scrivere una eventuale Premessa o Prefazione e in fase di compilazione della Scheda di Rappresentanza. Delineare lo sviluppo del conflitto che si vuole narrare e il perché sono stati scelti quei personaggi e quei luoghi. Il file dello scopo deve essere sempre presente (in una finestra del computer) quando si scrive la successiva Fabula, per questo è conveniente che alla pagina che evidenzia lo scopo segua un elenco degli avvenimenti in ordine cronologico.
Esempio nel romanzo Julienne:
1955 nasce a Scicli il mar. Vincenzo. Personaggio vero a cui si ispira: Vincenzo Di Gennaro
1965 nasce Alex a Roma, figlio di un funzionario Alitalia abita a Axa
1965 nasce Julienne a Parigi. Figlia di un ricco ambasciatore francese e di una attrice
Si passa poi alla FABULA
Delineare il luogo e il periodo dove inizia la storia. Delineare i personaggi e i fatti elencandoli cronologicamente e collocandoli in uno spazio- tempo ben definito. In accordo con il Verismo Interattivo, la Storia della fabula è inventata, essa tuttavia fa da filo conduttore ad alcune storie vere, sociali o culturali, che l’autore propone al pubblico come argomenti di interesse e, volendo, anche di approfondimento, da discutere nei Forum.
Nella fabula occorre delineare la storia suddividendola in brani (F1, F2, F3, ..) che raccontino ognuno una sua idea, che costituiranno poi i vari capitoli.
Parallelamente alla Fabula, creare un file con le NOTE, in cui si prendono appunti documentati (con riferimenti obiettivi e possibilmente con i link) sui personaggi a cui ci si ispira, sui fatti accaduti a cui si fa riferimento, sulle località e i mezzi per raggiungerli. Questo file deve essere consultabile velocemente, per cui deve riportare in evidenza ciascun riferimento a fatti o personaggi.
Per ciascun personaggio: Nome, età, aspetto fisico, psicologia, idee e passioni, lavoro, relazioni sociali, vita precedente alla storia, conflitto, evoluzione. Personaggio pubblico a cui ci si riferisce.
Anche i luoghi e gli oggetti sono importanti, per cui occorre descriverli minuziosamente, tenendo conto di come e in quali tempi i personaggi possono spostarsi da un posto all’altro. Per gli oggetti si possono allegare delle foto per descriverli meglio, in modo che il lettore li abbia ben presenti quando legge il romanzo.
Scritta la Fabula, si forma un intreccio, mediante dei parallelismi tra fatti che avvengono in contemporanea e personaggi che si evolvono in modo diverso. In questo modo si delinea la TRAMA, che deve essere suddivisa in capitoli in modo che alla fine di ognuno si interrompe un discorso che poi verrà ripreso più avanti dopo che sono stati esposti dei fatti nuovi di qualche altro personaggio.
Per i capitoli si deve tenere conto della loro lunghezza, che deve essere sempre tra 4 e 6 pagine, in modo che il lettore possa capirli con facilità e averli come punto di riferimento nei capitoli successivi. Ogni capitolo (o gruppo di due o tre capitoli), costituisce un ‘blocco narrativo’ che ha un suo protagonista, il quale descrive la sua storia e il suo conflitto.
All’inizio di ogni capitolo si può introdurre qualche flashback per collegarlo ai precedenti. Alla fine si può usare qualche climax per accelerare la scena e anticipare qualcosa che poi viene interrotto bruscamente (cliffhanger) per lasciarlo alla immaginazione e sarà ripreso nei capitoli seguenti.
In ogni capitolo solamente il protagonista di quel capitolo può parlare in prima persona, le frasi degli altri sono sempre tra doppi apici alti. Quando il discorso è lungo gli apici sono sostituiti dai caporali. I miei romanzi sono un alternarsi di prima persona e terza persona oggettiva.
Ogni capitolo è suddiviso in scene. Ogni scena ha un protagonista un luogo, un senso e uno scopo ben definito, che deve essere una parte integrante di tutto l’insieme del romanzo. Essa dovrebbe avere anche un unico punto di vista.
Ogni scena deve contribuire allo sviluppo del romanzo, togliere le scene inutili, perché disorientano il lettore.
Dopo la prima Bozza della Trama, si passa subito alla scrittura del TESTO, che deve fare riferimento alla Trama (la quale può sempre essere aggiornata con cambiamenti anche sostanziali).
Deve tenere conto delle Note, che devono essere consultate molto spesso in quanto sono essenziali per rendere credibile il racconto. Infine devono riferirsi alla Fabula che, una volta scritta, può subire solo piccoli aggiustamenti.