Spesso subiamo dei danni a causa di eventi meteorologici, quali vento forte o piogge intense, che si abbattono sulle nostre abitazioni. In questi casi, le società assicuratrici, prima di pagare il dovuto, spesso pretendono una relazione con cui si dimostri che non si è trattato di un “evento eccezionale”. Nelle clausole assicurative infatti compare (quasi) sempre la dicitura che “la polizza non copre gli eventi eccezionali”. Facciamo un esempio banale: un’auto è stata danneggiata da un albero che le è caduto sopra.
Se il tempo era buono, deve pagare l’assicurazione del Comune (se si tratta di un albero pubblico) o quella del proprietario dell’albero che, in mancanza di cause atmosferiche, evidentemente è caduto perché era vecchio o ammalato e il proprietario aveva l’obbligo di abbatterlo.
Se invece l’albero è caduto durante un temporale, paga l’assicurazione dell’auto (se previsto nella polizza) perché l’albero era sano, ma è caduto per eventi naturali, quali ad esempio, una raffica di vento che avviene spesso in presenza di cattivo tempo.
Ma se non si è trattato di un semplice temporale, ma di una “tromba d’aria”, evento molto raro o “eccezionale”, allora non paga nessuno!
Lo stesso dicasi per i danni causati dalle forti piogge che spesso colpiscono il nostro territorio. Nella mia lunga esperienza di Consulente Tecnico di Ufficio (CTU) oppure di Consulente Tecnico di Parte (CTP), mi è capitato spesso di redigere delle Relazioni in tal senso.
Riporto qui di seguito qualche brano, per mostrare gli elementi che occorre mettere in evidenza (alcuni elementi sensibili sono cancellati per tutelare la privacy delle persone a cui si riferiscono):
“Condizioni meteorologiche a Roma, il giorno 20/10/20xx.
Situazione meteorologica: nel periodo dal 24 al 27 dicembre 20xx, l’Italia centrale è stata interessata da una perturbazione che ha provocato intense precipitazioni; in particolare i giorni più piovosi sono stati il 25, 26 e 27 dicembre.
Si vuole stabilire se le precipitazioni che si sono verificate a Xxxxx (Roma) il giorno 26 dicembre 20xx siano state nella norma oppure siano da considerare molto abbondanti o addirittura eccezionali.
Non avendo stazioni meteorologiche ufficiali nella località da esaminare, dovremo servirci delle osservazioni effettuate nelle località vicine o che abbiano caratteristiche simili.
Xxxxxx si trova nel Lazio, ad una altitudine di 305 metri sul livello del mare, a sud est da Roma (centro città) da cui dista circa 35 chilometri.
Per stabilire se le precipitazioni in un determinato luogo e in un ristretto arco di tempo siano da considerare “normali” o “eccezionali”, occorre determinare alcuni fattori:
1. Stabilire qual è la zona che debba essere considerata rappresentativa della “località” in esame.
2. Occorre poi fare ricorso alla statistica per stabilire quando una quantità di precipitazione possa essere considerata normale o eccezionale.
3. Stabiliamo quindi la quantità (in millimetri) di pioggia che è caduta nella zona di interesse.
4. Confrontiamo adesso il valore delle precipitazioni nelle località prescelte con il dato statistico e ricaviamo le opportune Conclusioni. (Omissis )
Occorre anzitutto stabilire il periodo di tempo nel quale considerare le precipitazioni, in modo da poterle classificare in ordine crescente (o decrescente) e stabilire se esse rientrano nella normalità o se debbano essere considerate eccezionali.
Il periodo per l’accumulo di una quantità di pioggia tale da causare un allagamento o una alluvione, tenendo conto del tempo che essa impiega a scorrere in superficie e lungo i fiumi per raggiungere una località, può essere ragionevolmente fissato in 24 ore.
Per avere un confronto, nel caso dell’alluvione di Firenze del 4/11/1966, il periodo in cui si sono verificate le piogge più violente, che hanno determinato l’evento, è stato di circa 24 ore; lo straripamento dell’Arno è avvenuto mentre le piogge erano ancora in corso. (Omissis )
Per la stazione di Roma Ciampino, che ha totalizzato 52.2 millimetri nell’arco delle 24 ore, il confronto con i dati statistici ci indica che l’evento può essere considerato sicuramente eccezionale.
Per la stazione di Guidonia, che ha totalizzato 35.2 millimetri nell’arco delle 24 ore, il confronto con i dati statistici ci indica che l’evento può essere considerato sicuramente fuori dalla norma.
Se prendiamo invece in considerazione le precipitazioni avvenute tra le ore 18 del giorno 26 e le ore 12 del giorno 27, cioè un periodo di sole 18 ore, le precipitazioni in entrambe le località risultano essere rispettivamente pari a 54.8 mm e 60.6 mm, per cui possono essere considerate sicuramente eccezionali.”
In un caso come questo, la Società Assicuratrice potrebbe sollevare dei problemi per il rimborso delle somme dovute. In caso di ricorso al Giudice, Egli prima di emettere la sentenza può richiedere l’intervento di un CTU (mentre il ricorrente o la società assicuratrice possono nominare dei CTP per coordinare il lavoro del CTU), il quale, a conclusione del suo mandato, presenterà una Relazione in cui spiega come sono andati i fatti, dal punto di vista meteorologico, e se l’evento può ritenersi “nella norma”, oppure è da considerare “eccezionale”. Naturalmente la relazione serve solo da consultazione al Giudice, il quale emette poi la sentenza in modo autonomo.