Il libro ha per tema: Il conflitto tra i popoli. Quattro storie che avanzano parallelamente ma che sono strettamente connesse tra loro. Le vicende di uno sciamano siberiano e di un professore ebreo polacco sono molto diverse, la forza contro la mente, ma la ferocia della guerra le mette casualmente in comune e si ritrovano entrambi prigionieri ad Auschwitz. E poi altri due razze: i Berberi e i Tuareg. Due giovani sono figli della stessa madre, ma i padri sono dei capi tribù delle opposte fazioni. Il primo è risoluto, l’altro è un suo succube. Avviene un incidente e il figlio buono, che è innocente, è costretto a prendersi la colpa. Il libro pone alcune domande: Gli sciamani esistono davvero? O le leggende secondo cui essi riescono a risorgere dalle proprie ceneri, sono solo delle macabre invenzioni del passato? E poi ancora: la lapidazione, la data della nascita di Cristo, il Sang Real, la Chiesa e i divorziati, la Guerra e Auschwitz, le esperienze pre morte fanno da base ad una complessa storia d’amore.

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20 commentiLascia un Commento

Alfio Giuffrida

16/12/2015 10:12

Caro Paolo Arigotti, nel tuo libro “Un triangolo rosa” vedo il compenetrarsi di due tragedie sociali: quella del nazismo visto non tanto come causa di guerra, ma come conflitto tra razze (come nel mio “La danza dello Sciamano”), al fine di farne prevalere una sola, quella “razza ariana”, nella sua forma idealizzata da alcuni gerarchi, stilizzata, innaturale e priva di ogni umanità.
L’altra tragedia è l’Ipocrisia, nei confronti di chi ha il coraggio di manifestare i propri sentimenti, anche se essi contrastano con quelli ritenuti “normali”. Ed in questo senso c’è un riferimento alla Chiesa (nuovamente come nel mio “La danza dello Sciamano”).
La Speranza è quella che, chi lo legga, possa riflettere su entrambi i problemi. Se noti, il tuo libro contiene due argomenti: l’Ipocrisia e la Speranza che sono alla base del Verismo Interattivo, la nuova tendenza letteraria che da ai libri una nota culturale, facendoli emergere dalla solita sciattezza che vediamo da alcuni anni a questa parte.
Pensi che altri scrittori siano d’accordo su questa tendenza e possano unirsi a noi? Unendo le nostre forze, forse, ce la faremo.   

Alfio Giuffrida

03/12/2015 04:12

Gentile Sig. Paolo, la Sig.ra Nirava mi ha risposto, indicandomi: “LA VIA DEGLI ENERGIZZATORI è un percorso di crescita interiore per un approccio spirituale alla vita e Percorso di Specializzazione accreditato Sicool – Società Italiana counselor e operatore olistico. Questo percorso è aperto tutti, sia a coloro che si avvicinano allo sciamanesimo per la prima volta, sia a chi è già un esperto.” Tuttavia questa non è esattamente la risposta alla sua domanda. Riguardo lo “sciamano senza mascelle”, di cui ho parlato nel mio libro, ho tratto questa notizia dalla enciclopedia on line Wikipedia ( https://it.wikipedia.org/wiki/Leggende_sugli_sciamani_siberiani ) e rispettivi riferimenti. Se vuole può approfondire il discorso visionando un sito dedicato ( http://www.sciamani.it/ ). Spero di aver soddisfatto la sua richiesta. Grazie cordiali saluti Alfio Giuffrida

Alfio Giuffrida

28/11/2015 07:11

Caro Giuseppe, il libro a cui mi riferivo è “Il sacro Graal” di Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln, del 1982. La mia documentazione si basa su Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Graal ) dove puoi leggere che esso ha dato lo spunto a moltissimi altri testi sulla "linea di sangue del Graal" (tra cui il romanzo Il codice da Vinci).

Paolo P.

27/11/2015 06:11

Questa è bella! Il libro lo ha scritto lei, quindi è lei che deve dirci se gli sciamani esistono oppure no. A leggere il commento della sig.ra Nirava, sembra che lo sciamanesimo sia una specie di danza orientale tipo lo Yoga, mentre in un brano del suo libro si dice di un tizio che è stato ucciso, fatto a pezzi e poi è tornato a vivere. C’è una bella differenza, l’invito della sig.ra Nirava sembra qualcosa di interessante, mentre l’esempio che ha portato lei sembra incredibile.

Giuseppe

27/11/2015 10:11

Gentile sig. Alfio, nel suo libro sullo sciamano, lei dice: “Una volta avevo sentito dire … di un libro nel quale si diceva che, secondo una recente interpretazione, il termine Santo Graal deriverebbe da "Sang Real", ovvero il sangue della discendenza di Gesù, sposato con Maria Maddalena. …” a quale libro si riferisce? Forse al Codice da Vinci di Dan Brown?

paolo arigotti

23/11/2015 01:11

Nel mio romanzo "un triangolo rosa" affronta il tema dell'amore "diverso" che porta fino all'estremo sacrificio lasciando spazio a rinascita e speranza, pure sullo sfondo degli eventi tragici della seconda guerra mondiale e dei lager nazisti dove fu perpetrato il sistematico genocidio di interi gruppi etnici e sociali. Ecco mio piccolo contributo per evitare il ripetersi di simili tragedie della follia umana

Maria Pace

03/05/2015 11:05

Lapidazione. La condanna a morte costituisce di per sé il fallimento di ogni forma di cultura e civiltà... oggi più di ieri! Ieri i poteri erano assoluti ed era difficile fermare la mano del boia... non farlo, oggi, significa rendersi complici di quei delitti! La lapidazione è uno dei modi più barbari per togliere la vita ad un altro essere, ma altri modi ve n'erano e ve sono di ugualmente barbari... e non solo nella tradizione islamica... E' da poco la notizia di una condanna eseguita in Oriente ad opera di una muta di 120 cani affamati... e che dire di certe esecuzioni attraverso la famigerata "sedia elettrica" su cui il condannato é stato letteralmente "fritto"... No ad ogni forma di condanna a morte! E nessuna tolleranza per quei Paesi in cui "Il delitto di Stato" é praticato... spesso per motivi di elezioni politiche o fanatismo ideologico (in cui a volte non entra neppure la religione, ma solo barbare consuetudini dure a morire)...

Alfio

03/05/2015 11:05

Auschwitz. Da ragazzo andai a vedere il film “Il Dott. Zivago” con mio padre e mi stupii di vederlo commuovere sulla scena del viaggio verso gli Urali, con le persone rinchiuse in vagoni merci, su tavolati a castello per dormire, con la stufa a legna nel centro e il disinfettante da spargere intorno. Quella scena, mi disse, io l’ho vissuta realmente quando, dopo l’8 settembre, fui deportato nello Stammlager di Stegelitz in Germania. Da adulto ho provato a leggere più volte “Se questo è un uomo”, di Primo Levi, ma non sono mai riuscito a finirlo, perché ero io a commuovermi.

Alfio

03/05/2015 11:05

Riattaccate. A me sono capitate due riattaccate è … cinque minuti all’interno di un cumulonembo. Una delle riattaccate è stata a Linate, con aereo civile, proveniente da Copenaghen, nel corso di un violento temporale. La seconda è stata a Lisbona, con aereo civile e cielo nuvoloso, ma con temporali nelle vicinanze. E’ stata molto più brusca della precedente, in quanto eravamo solo a qualche metro da terra, quando i motori sono tornati al massimo e tutto è cominciato a vibrare (è quella descritta nel libro “La danza dello sciamano”). Ben più pericoloso è stato invece quando, con un aereo militare, siamo entrati in un cumulonembo. L’aereo si inclinava paurosamente scendendo e salendo di quota, mentre i chicchi di grandine che colpivano la fusoliera facevano un rumore assordante.

Giuseppe

21/02/2015 11:02

Lapidazione. Premesso che mi sembra un nostro dovere accogliere le persone che arrivano in Italia per povertà o per persecuzioni politiche, mi chiedo se, passata la fase del primo soccorso, in cui dobbiamo solo “curare le ferite”, come dice Papa Francesco, non sia opportuno “fare qualche analisi”, ovvero verificare che coloro che noi accogliamo con affetto non siano dei sostenitori di quelle leggi “fai da te”, tipo appunto la lapidazione

Alfio

21/01/2015 11:01

Cara Nirava, ti ringrazio del tuo interessantissimo commento. Ho letto qualcosa sullo sciamanesimo, perché ne parlo nei miei romanzi ed è uno di quegli argomenti che vorrei discutere con i lettori, nell’ambito del VERISMO INTERATTIVO, che caratterizza i miei libri. Sul sito http://www.mednat.org/medicina_antica.htm avevo letto che: “La medicina, nei tempi antichi, era praticata da sciamani e maghi, uomini dotati di poteri divinatori …”. In pratica è un “guaritore”, che possiede poteri che altri non hanno. Inutile quindi “avvicinarsi” allo sciamanesimo per praticarlo, se non si hanno già questi “poteri”. Tu invece dici una cosa diversa! Potresti approfondire un po’ questo discorso? Parli inoltre di sciamane guerriere e guaritrici! Anche questa è una novità. Qual è la differenza?

Diana Sganappa

13/12/2014 01:12

Lo sciamanesimo mi affascina perché comporta la liberazione del nostro io dormiente e di quelle capacità inconsce che la nostra razionalità, per superstizione e paura, nega e nasconde.

Antonio

21/11/2014 11:11

Lo sciamanesimo non è una stregoneria. Dalla guarigione sciamanica potete trarre grande beneficio soprattutto nei casi di fenomeni acuti come infiammazioni e dolori. Ad es. mal di denti, dolori addominali, ascessi, dolori articolari. Questi disturbi molto semplici s'impara a trattarli facilmente nel seguire la via sciamanica. Coloro che prendono parte ai nostri Cerchi abitualmente sono in grado di curarseli l'un l'altro senza ricorrere a farmaci.

Lettore

16/11/2014 11:11

Jim Morrison “era” uno sciamano! In scena Jim subiva una completa metamorfosi: la sua voce dolce e garbata diveniva roca, aspra, profonda e potente; la sua posa dinoccolata si faceva arrogante, baldanzosa; il suo quieto volto si trasformava in migliaia di maschere di tensione e di emozione; e i suoi occhi, di solito così penetranti e attenti, diventavano vacui e lontani, fino a tramutarsi in due finestre illuminate davanti al pubblico

Rosario Giandinoto

11/11/2014 11:11

Credo che nell'epoca odierna sia molto difficile trovare persone con tali poteri e figura sociale......Negli anni gli uomini sono cambiati il modo di pensare di agire si son modificati, sono poche le razze che vivono isolate nel resto del mondo su qualche foresta o montagna ......ma qualora ve ne fossero traccia non credo che sarebbe più plausibile pensare al conservamento della tradizione culturale e ideologica della tribù piuttosto che nella vera capacità "magica

Alessandra

21/10/2014 11:10

Ma chi lo ha detto che lo sciamanesimo è una stregoneria?? Quelle che vediamo propinarci ne “Il 13° apostolo” sono stregonerie, non quelle, vere, dello sciamanesimo, che è vecchio di migliaia di anni.

Dayla Venturi

21/10/2014 11:10

Sicuramente ci sono persone con una particolare sensibilità e carisma che riescono a portare armonia dove c'è un disequilibrio di forze, come accade quando è presente una malattia. Questa presenza di sinergie è il terreno che favorisce la guarigione attraverso una maggiore ricettività alla cura.

Nirava Dainotto

21/06/2014 11:06

APRIRSI ALLO SCIAMANESIMO Aprirsi allo Sciamanesimo vuol dire fare un salto nel vuoto. Lasciarsi alle spalle certezze consolidate e verità acquisite, accettare l’ assurdo, l’ imprevisto, l’ illogico e lo strano come elementi normali dell’ esistenza, eventi attraverso cui lo spirito, gli spiriti si manifestano. Vuol dire anche percepire con tutti i sensi, affinare quella “seconda attenzione” che ci permette di cogliere ciò che sta accadendo in contemporanea ad eventi ben più visibili e di leggere i messaggi che il mondo circostante continuamente ci invia. Per vivere con pienezza dobbiamo attivare il corpo che sogna: renderci conto che il corpo è un incredibile strumento in grado di guidare la nostra esistenza e che , se ascoltato e vissuto può indurre una eccezionale consapevolezza, può diventare il nostro guru. Il corpo della sciamana – o corpo che sogna – indica esperienze inusuali o stati alterati di coscienza che bussano alla nostra consapevolezza di tutti i giorni attraverso segnali quali sintomi corporei e impulsi al movimento, i sogni e messaggi che vengono dall’ ambiente. Quante abilità sciamaniche cominciano ad apparire quando si smette di dubitare della realtà dello spirito. Il potere del corpo della sciamana non è solo suo ma è connesso all’ ambiente, ai bambini ed ai bisogni di ciascuno. Potremmo non avere mai l’ opportunità di incontrare una sciamana che viva in una tribù indigena, ma possiamo certamente avere sogni o impulsi del corpo che richiamano la stregoneria che è vecchia migliaia di anni. Sogni insoliti e il senso improvviso del soprannaturale ci spingono a evocare lo stregone, il mago, la persona saggia che è in noi. Si sviluppa l’ accesso all’ esperienza sciamanica e al corpo che sogna con una guida che viene dalla vita interiore e che ci mostra come la nostra lotta sia una battaglia a cui solo un guerriero può sopravvivere. Lo sciamanesimo è immortale. Forse questo è il motivo per cui ho sentito un aborigeno dire che si può uccidere il canguro ma questo non è grave perché il sognare del canguro è indistruttibile. Dobbiamo aspettarci che la vita ci provochi e ci forzi prima o poi a sperimentare il corpo che sogna. Pensiamo che il corpo sia malato quando comincia a dare dei problemi e non ci accorgiamo che sta cercando di sognare, di comunicare messaggi e creare dei movimenti che vanno oltre alle nostre aspettative. Le sciamane guerriere sviluppano abilità per l’ autoconoscenza, mentre le sciamane guaritrici si concentrano soprattutto sugli effetti terapeutici. La seconda attenzione è la chiave che apre il mondo onirico: i movimenti inconsci e simili al sogno, gli incidenti e i lapsus che avvengono durante tutta la giornata. Quando ci troviamo nel corpo che sogna non siamo né svegli né addormentati,né dentro né fuori dal corpo. Dall’ esterno la nostra esperienza del corpo che sogna può apparire insolita agli altri, fa si che facciamo cose imprevedibili e altri possono pensare che siamo sotto l’influsso delle droghe o che stiamo avendo una esperienza picco. Dall’interno sperimentiamo sensazioni e movimenti famigliari e tuttavia incomprensibili. Quando lasciamo che queste esperienze si aprano ci sentiamo collegati a qualcosa di essenziale, diventiamo pienamente noi stessi, in modo indipendente dallo spazio, dal tempo e dal mondo.

Alfio

22/03/2014 07:03

Cara Nirava, ti ringrazio del tuo interessantissimo commento. Ho letto qualcosa sullo sciamanesimo, perché ne parlo nei miei romanzi ed è uno di quegli argomenti che vorrei discutere con i lettori, nell’ambito del VERISMO INTERATTIVO, che caratterizza i miei libri. Sul sito http://www.mednat.org/medicina_antica.htm avevo letto che: “La medicina, nei tempi antichi, era praticata da sciamani e maghi, uomini dotati di poteri divinatori …”. In pratica è un “guaritore”, che possiede poteri che altri non hanno. Inutile quindi “avvicinarsi” allo sciamanesimo per praticarlo, se non si hanno già questi “poteri”. Tu invece dici una cosa diversa! Potresti approfondire un po’ questo discorso? Parli inoltre di sciamane guerriere e guaritrici! Anche questa è una novità. Qual è la differenza?

Nirava Dainotto

21/03/2014 04:03

APRIRSI ALLO SCIAMANESIMO (http://www.nirava.org/ ) Aprirsi allo Sciamanesimo vuol dire fare un salto nel vuoto. Lasciarsi alle spalle certezze consolidate e verità acquisite, accettare l’assurdo, l’imprevisto, l’illogico e lo strano come elementi normali dell’ esistenza, eventi attraverso cui lo spirito, gli spiriti si manifestano. Vuol dire anche percepire con tutti i sensi, affinare quella “seconda attenzione” che ci permette di cogliere ciò che sta accadendo in contemporanea ad eventi ben più visibili e di leggere i messaggi che il mondo circostante continuamente ci invia. Per vivere con pienezza dobbiamo attivare il corpo che sogna: renderci conto che il corpo è un incredibile strumento in grado di guidare la nostra esistenza e che , se ascoltato e vissuto può indurre una eccezionale consapevolezza, può diventare il nostro guru. Il corpo della sciamana – o corpo che sogna – indica esperienze inusuali o stati alterati di coscienza che bussano alla nostra consapevolezza di tutti i giorni attraverso segnali quali sintomi corporei e impulsi al movimento, i sogni e messaggi che vengono dall’ ambiente. Quante abilità sciamaniche cominciano ad apparire quando si smette di dubitare della realtà dello spirito. Il potere del corpo della sciamana non è solo suo ma è connesso all’ambiente, ai bambini ed ai bisogni di ciascuno. Potremmo non avere mai l’opportunità di incontrare una sciamana che viva in una tribù indigena, ma possiamo certamente avere sogni o impulsi del corpo che richiamano la stregoneria che è vecchia migliaia di anni. Sogni insoliti e il senso improvviso del soprannaturale ci spingono a evocare lo stregone, il mago, la persona saggia che è in noi. Si sviluppa l’ accesso all’ esperienza sciamanica e al corpo che sogna con una guida che viene dalla vita interiore e che ci mostra come la nostra lotta sia una battaglia a cui solo un guerriero può sopravvivere. Lo sciamanesimo è immortale. Forse questo è il motivo per cui ho sentito un aborigeno dire che si può uccidere il canguro ma questo non è grave perché il sognare del canguro è indistruttibile. Dobbiamo aspettarci che la vita ci provochi e ci forzi prima o poi a sperimentare il corpo che sogna. Pensiamo che il corpo sia malato quando comincia a dare dei problemi e non ci accorgiamo che sta cercando di sognare, di comunicare messaggi e creare dei movimenti che vanno oltre alle nostre aspettative. Le sciamane guerriere sviluppano abilità per l’ autoconoscenza, mentre le sciamane guaritrici si concentrano soprattutto sugli effetti terapeutici. La seconda attenzione è la chiave che apre il mondo onirico: i movimenti inconsci e simili al sogno, gli incidenti e i lapsus che avvengono durante tutta la giornata. Quando ci troviamo nel corpo che sogna non siamo né svegli né addormentati,né dentro né fuori dal corpo. Dall’ esterno la nostra esperienza del corpo che sogna può apparire insolita agli altri, fa si che facciamo cose imprevedibili e altri possono pensare che siamo sotto l’influsso delle droghe o che stiamo avendo una esperienza picco. Dall’interno sperimentiamo sensazioni e movimenti famigliari e tuttavia incomprensibili. Quando lasciamo che queste esperienze si aprano ci sentiamo collegati a qualcosa di essenziale, diventiamo pienamente noi stessi, in modo indipendente dallo spazio, dal tempo e dal mondo.