La cultura ed in particolare l’editoria sono in crisi
profonda, soprattutto in Italia ma anche all’estero.
In una discussione su Linkedin, dal titolo “Fabio Volo si o
no” il suo modo di scrivere venne definito banale, per la presenza di troppi
“luoghi comuni”. Eppure i suoi libri sono tra i più venduti! Chi ha ragione?
Forse il pubblico vuole effettivamente argomenti banali proprio perché un libro
serve per distendersi e non per impegnarsi? Oppure la crisi della scuola ha
fatto in modo che un libro “culturale” non venga capito?
Su questo sito sono
pubblicati molti brani di “Autori Emergenti” ovvero non noti al grande
pubblico. Come trovate i loro scritti? I loro libri sono interessanti oppure da
buttare?
Nota: Per lasciare un commento: devi inserire il tuo nome
(se vuoi puoi usare uno pseudonimo) e un tuo indirizzo email (campo
obbligatorio), poi scrivi il testo del messaggio ed infine la “captcha”, cioè
devi ricopiare i numeri o le lettere che vedi scritte in modo un po’ confuso,
nel riquadro sottostante (questo serve per evitare i commenti automatici inviati
come spam). Fatto questo il commento è inserito in modo corretto. Per vederlo
pubblicato devi attendere l’autorizzazione dell’amministratore del sito
(mediamente entro 24 ore).